I DI AVVENTO
Fratelli e sorelle carissimi, questa prima domenica di Avvento ci ricorda che il Natale è alle porte. Tutti noi abbiamo speranze e aspirazioni per il Natale. Queste sei settimane di Avvento sono la nostra stagione annuale di attesa nella speranza di Cristo. Questa stagione di attesa dell'Avvento ci ricorda che non tutto va bene nel nostro mondo. Il nostro mondo è in qualche modo rotto e ha bisogno di essere riparato. Il mondo è rotto perché non presta attenzione a Cristo e non mette Gesù al primo posto. L'unico modo per riparare il nostro mondo rotto è farlo con Cristo. Cristo è la soluzione.
Dio fa di tutto per attirare la nostra attenzione. Vuole comunicarci i suoi piani per il futuro. Vuole che ci fidiamo pazientemente di Lui e che confidiamo nella sua fedeltà alle sue promesse, nonostante la cupezza delle circostanze attuali. Non vuole che siamo paralizzati dalla paura. Dio invita il suo popolo a prestare molta attenzione e ad ascoltare i suoi incoraggiamenti per il futuro.
Nella seconda lettura di oggi, san Paolo continua dicendo che c'è un mistero del male all'opera nel nostro mondo. Lo chiama "il mistero dell'illegalità" che è già all'opera. È lo strano segreto del male universale. Cosa c'è nella razza umana che rende così difficile correggere le condizioni che la distruggono? Perché il traffico di droga è così impossibile da fermare, quando è chiaramente evidente quali terribili cose fa alle persone? Perché gli alcolisti tornano sempre al loro vizio quando vedono che sta distruggendo le loro case e le loro famiglie? Perché ci è difficile dire di no al peccato?
Non c'è salvezza senza rettitudine. L'anima, per quanto riguarda questo mondo, svanirà come fumo e il corpo sarà gettato via come un abito logoro. Ma coloro la cui felicità è nella giustizia e nella salvezza di Cristo, ne avranno il conforto quando il tempo e i giorni non ci saranno più. Il credente godrà della sua parte, mentre i profanatori di Cristo saranno nelle tenebre.
Fratelli e sorelle, quale miglior regalo possiamo fare a Gesù a Natale se non quello di aver vissuto l'Avvento in unione con lui? Quale miglior regalo possiamo fare a Gesù a Natale se non quello di aver eliminato dalla nostra vita in questo Avvento tutto ciò che ci allontana da Gesù? Quale miglior regalo possiamo fare a Gesù a Natale se non quello di potergli dire: "Durante l'Avvento ho riformato la mia vita perché ti amo come mio Signore"? Se quindi nella nostra vita c'è qualcosa che non è gradito a Gesù, possiamo usare questo tempo di Avvento per rompere con il peccato e lasciarcelo alle spalle.
Infatti, uno dei modi per prepararci a queste celebrazioni potrebbe essere quello di scegliere di vivere in modo semplice, a imitazione di Cristo, l'Emmanuele, che è venuto a noi nei modi più semplici e che è rimasto con noi in modi semplici, nei sacramenti, nei nostri fratelli e sorelle e che vuole che viviamo nella semplicità della vita.
Che Dio benedica la nostra speranza e i nostri preparativi in questo periodo di Avvento e ci conceda un Anno Liturgico tutto sommato positivo e trasformatore.
don Titus