II DI AVVENTO
Fratelli e sorelle carissimi, siamo nella seconda domenica di Avvento. L'evangelo di questa domenica si fissa su San Giovanni Battista, il primo grande testimone del Signore: con la sua predicazione egli prepara la strada a Gesù, chiedendo la conversione, cioè un concreto mutare di comportamento, a quanti si recano da lui nel deserto per interrogarlo. Che cosa fare per essere credenti autentici? ecco la domanda che ancora oggi noi ci poniamo, così come la ponevano al Battista le folle, i pubblicani e i soldati. Siamo infatti consapevoli che non basta portare il nome di cristiani, ma occorre esserlo in verità. In questo sforzo di unificazione ci viene in aiuto Giovanni.
Il Battezzatore chiede innanzitutto la condivisione di ciò che si ha, chiede cioè di non possedere i beni in modo egoistico, senza includere gli altri o addirittura contro gli altri. Chi realmente vuole convertirsi è chiamato a vedere il bisogno di cui soffre l'altro e a esserne mosso a compassione, fino a condividere con lui ciò che possiede. L'altro uomo è infatti un fratello, figlio dello stesso Padre, Dio, e dunque occorre vivere con lui una relazione di giustizia e di amore. Giovanni invita poi a non pretendere, il che significa non esigere dagli altri ciò che essi non possono o non devono darci. Si pensi alla nostra esperienza quotidiana: quanto spesso nelle relazioni di ogni giorno noi esigiamo, abbiamo pretese, ci comportiamo come se gli altri ci "dovessero" qualcosa, e, nel contempo, vogliamo esercitare su di loro la nostra brama di potere, li strumentalizziamo in modi più o meno raffinati!
Rivolgendosi infine ai soldati dell'impero romano, il Precursore chiede loro di non maltrattare, di non abusare della loro forza, di non fare violenza a nessuno. Più in generale, si tratta di frenare ogni atteggiamento di aggressività verso chi ci è accanto: dobbiamo riconoscere pienamente e rispettare la soggettività dell'altro, la sua unicità, la sua qualità di dono per tutti. Insomma, ciò che Giovanni chiede come preliminare alla conversione e al segno del battesimo - quell'immersione che significa morire all'uomo mondano per rinascere come veri figli di Dio e fratelli di tutti gli uomini - Giovanni chiede il compimento della giustizia, che assume la forma di un autentico atteggiamento di umanizzazione di se stessi e degli altri.
Sì, il Signore, colui che viene è già vicino e Giovanni annuncia che sarà un giudice capace di separare la pula dal buon grano. Davvero colui che viene è vicino: egli è certamente misericordioso con chi è sincero, ma è temibile per chi mente e non si sforza di trasformare in comportamento quotidiano ciò che proclama con le labbra.
Sia lodato Gesù Cristo!
don Titus